Oltre a essere un autore, sono anche un lettore, così ecco a voi le recension dei libri che leggo. Non mancano opere di autori e autrici emergenti molto promettenti.
Mariam e Laila, così diverse fra loro da non riuscire, inizialmente, neanche ad essere amiche, in un Afghanistan che non fa altro che opprimere le donne.
I due non sono però senza compagnia, bensì altri due personaggi chiudono il cerchio, Kip e Caravaggio, il primo è un artificiere, mentre il secondo un ladro che lavora per i servizi segreti.
Probabilmente a causa delle troppe nozioni geografiche e i troppi dettagli sulla caccia alle balene, tanto da avermi ricordato molto Moby Dick.
Il tema della diversità è presente in questo racconto, seppur la gabbianella, allevata dai gatti, si senta comunque una di loro.
Ed è proprio in uno scarafaggio gigante che Gregor si ritrova ad essere, già dall'incipit, svegliandosi sul proprio letto, senza capire come si sia trasformato.
Ognuno con la sua storia, le sue speranze e il suo stile di vita, a cui però hanno detto addio una volta divenuti ciechi; l'unica cosa che riescono a vedere è una lucentezza, un mare di latte in cui sembrano finiti dentro.
La penna di Follett, a prescindere, rimane molto gradevole alla lettura, e se non fosse per questo, sarebbe davvero complesso terminare le quasi mille pagine di questo mattone.
Questa scelta, gli è stata quasi imposta da un indovino conosciuto per caso ad Hong Kong, l'anziano e rachitico uomo lo aveva convinto sin da subito, perché si mostrava a conoscenza di fatti molto intimi dell'autore. In quell'incontro gli disse anche che durante tutto il 1993 non avrebbe dovuto volare o sarebbe morto.
L'uomo cerca quindi di svelare il mistero della propria accusa, rimanendo fermo nell'idea di non avere nessuna colpa e di non aver commesso alcun reato.
La scrittura dell'autore, sempre molto scorrevole, ci descrive la vita di alcuni di loro, uomini e donne, che hanno letteralmente messo da parte la propria vita per più di due anni, per poter servire i servizi segreti britannici.
Fenoglio si apre completamente al giovane Giulio, raccontando alcuni casi dagli albori della sua carriera a quelli più eclatanti a cui ha preso parte.
La strada che bisogna intraprendere non è scontata, e quella giusta è sempre quella che conduce verso la propria felicità.
L'amore è il co-protagonista del romanzo, che a braccetto con il mistero, portano il lettore verso una vicenda che si svolge nel passato, dove il castello era abitato da Will, ombra che si muove nel presente, incontrando così la tenera e sbadata Emily.
Più Carta indaga, più capisce di trovarsi nella strada giusta, scoprendo infine cosa succedeva realmente nel palazzo della Contessa.