In questa pagina voglio aggregare tutti i fatti e gli aneddoti che gravitano attorno al mio ciclo di romanzi "Sul viale delle ombre", compresi quindi gli spin-off, e quindi su alcune realtà collegate alla famosa Villa Palagonia (soprannominata anche villa dei mostri), ambientazione della trilogia principale, insieme ad altre ville di Bagheria.
Oggi ho pensato di presentarvi le letture che credo mi abbiano ispirato durante la stesura della mia trilogia Sul viale delle ombre.
Chi ha letto almeno il primo volume capirà. I romanzi da cui ho tratto ispirazione sono:
Chi non conosce bene Bagheria e ha letto il mio romanzo "Sul viale delle ombre" di sicuro non sa che la chiesa presente nel mio libr, la "chiesa di Saint Dominic", è ispirata alla Chiesa Madre di Bagheria, raffigurata nella foto d'epoca.
Mi sono ispirato a essa soprattutto perché è stata la prima a essere edificata nel '700. Ne ho però modificato il nome e l'ordine ecclesiastico, infatti, nel mio romanzo molti sono i riferimenti all'ordine Domenicano come ad esempio la capigliatura a chierica.
Questo post è dedicato alla madre delle mie ispirazioni, proprio quella da cui è nata la mia trilogia Sul viale delle ombre.
La foto d'epoca (1910 - Collezione Pintacuda) rappresenta l'arco di trionfo, detto del Padreterno o della S.S. Trinità, esistente ancora oggi a Bagheria.
Oggi vi propongo un film che ho deciso di rivedere proprio in questi giorni.
Si tratta del film "Baaria" di Giuseppe Tornatore, in cui è possibile visionare alcune scene in cui viene menzionata villa Palagonia e i suoi mostri.
Vi presento Francesco Ferdinando Gravina II detto "Il Negromante". Spesso nominato con questo pseudonimo all'interno della ia trilogia letteraria Sul viale delle ombre, ambientato a villa Palagonia.
Il nobile è colui che ha ben pensato, o follemente pensato, di modificare villa Palagonia facendo erigere i mostri di pietra tufaria sul muro di cinta che circonda tutto il complesso, rendendola unica nel suo genere.
Oggi voglio parlarvi di un polmone verde poco conosciuto ai piú, ma conosciutissimo a Bagheria e paesi limitrofi, da cui ho preso spunto nella scrittura della mia trilogia Sul viale delle ombre.
Si tratta di Monte Catalfano (Monte Halfan nel mio romanzo), luogo in cui alcuni dei personaggi si recheranno.
Villa Palagonia è stata visitata anche da J.W. Goethe durante il suo viaggio in Sicilia, giungendo a Bagheria, insieme al pittore Cristoph Kniep. L'immagine del post è uno schizzo del pittore che ha creato guardando i mostri di cui la villa è ornata.
Di seguito alcuni estratti del libro "Villa Palagonia - Storia e restauro" di Rosario Scaduto, in cui cita lo stesso Goethe.
Oggi vi mostro questa bellissima cartolina raffigurante l'ingresso di villa Palagonia con annesso scalone in pietra, mentre sulla sinistra è ben visibile una fontana realizzata con la medesima pietra, costruita insieme allo scalone e altre due fontane presenti nel territorio di Bagheria.
Tra coloro che hanno letto il mio romanzo Sul viale delle ombre, in molti si sono affezionati a Polpetta, il cagnolino aiutante dei protagonisti.
Il cane che vedete tranquillamente disteso sullo strascico della sposa è il vero Polpetta, cane randagio e mascotte realmente esistente nel comune di Mistretta (ME), piccolo paese di montagna dei Nebrodi. E come il Polpetta del mio romanzo, è proprio un cane speciale, tanto da essere sotto la tutela dell'intera comunità di Mistretta.
Il viale delle ombre, come lo definisco nei miei romanzi, era un antico viale, ormai andato distrutto dall'edificazione selvaggia di inizio '900 a Bagheria, di esso è rimasto soltanto l'arco trionfale posto come varco di ingresso.
Quella che vedete in foto è la sala da ballo di villa Palagonia, detta anche "il salone degli specchi" per la moltitudine di specchi che rivestono il soffitto e per le particolari pareti che riflettono. In uno degli ingressi al salone, una scritta capeggia e avverte il visitatore che si appresta a entrare.