Trama
Un romanzo sui forti sentimenti e sulle passioni negative che inquinano l'animo umano, la storia di un uomo che, simile a Satana, volle sentirsi uguale a Dio, divenendo strumento della giustizia e della provvidenza divine. Il capolavoro di Alexandre Dumas, racconta le vicende di Edmond Dantès. Sbarcato a Marsiglia con il Pharaon, la nave mercantile di cui sta per essere nominato capitano, Dantès viene arrestato nel mezzo della sua festa di fidanzamento con la bella catalana Mercedes e accusato di bonapartismo. Dietro il suo arresto c'è l'invidia di tre uomini per la sua felicità e il suo successo: il pescatore Fernando, suo rivale in amore, il contabile Danglars, che aspira a conquistare il suo posto, e Caderousse, un amico geloso. Nonostante proclami la sua innocenza, Dantès viene incarcerato nel castello d'If, terribile prigione in mezzo al mare. Qui fa la conoscenza dell'abate Faria, uomo intelligente e coltissimo, che gli racconta di un tesoro nascosto sull'isola di Montecristo. Quando, dopo 14 anni, Edmond riesce finalmente a fuggire, si impossessa di questo tesoro. Divenuto ricchissimo, torna in Francia con il nome di conte di Montecristo e un unico obiettivo: vendicarsi.
Recensione
Un seplice uomo che si trasforma quasi in un dio
Questa è stata una lettura che mi ha messo a dura prova, nonostante la tragica storia di Edmondo Dantés sia tra le più affascinanti che abbia mai letto, stavo per abbandonarlo a metà. Questo mattone di circa 1000 pag. mi ha accompagnato per mesi. A molti è piaciuto tantissimo, e anche a me devo dire, ma la parte centrale del volume non mi ha fatto impazzire, mentre le pagine iniziali e le ultime 300 le ho divorate. La scrittura l'ho trovata troppo dilungata per certi aspetti inserendo dettagli che, se presi al di fuori dalla trama, insegnano però molto rendendo il testo filosofico e un vero maestro di vita.
Per quanto riguarda la storia in sé penso che la conosciate un po' tutti voi, ma la propongo ugualmente. Dantès perde tutto a causa dell'invidia di tre uomini che lo tradiscono, ognuno di loro fa la sua parte nel piano che lo vedrà prima incolpato ingiustamente, imprigionato e poi creduto morto. Dantés perde la sua futura moglie, il suo grado di capitano di una nave mercantile e persino la sua identità all'interno del Castello d'If, che sarà la sua prigione per molti anni. Ma è proprio qui che lo spirito di Dantés cambia totalmente, elevandosi da semplice uomo a qualcosa di molto vicino a un semidio (saranno i personaggi che inconterà ad additarlo come tale), grazie agli insegnamenti del prete Faria che gli insegna tutto ciò che sa e gli dona inoltre la mappa di un tesoro nascosto nell'isola di Montecristo. Fuggito di prigione e diventato ricco, medita vendetta verso i tre uomini che lo hanno incastrato e, grazie alla sua ricchezza, diviene il Conte di Montecristo. La sua vendetta sarà talmente astuta e pianificata da togliere loro tutto ciò che hanno avuto grazie alla sua incarcerazione.
Consigliato a chi ama i classici e si sente preparato a una lettura che, sappiatelo. durerà del tempo!
Valutazione
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