Trama
È la storia di Auggie, nato con una tremenda deformazione facciale, che, dopo anni passati protetto dalla sua famiglia, per la prima volta affronta il mondo della scuola. Come sarà accettato dai compagni? Dagli insegnanti? Chi si siederà di fianco a lui nella mensa? Chi lo guarderà dritto negli occhi? E chi lo scruterà di nascosto facendo battute? Chi farà di tutto per non essere seduto vicino a lui? Chi sarà suo amico? Un protagonista sfortunato ma tenace, una famiglia meravigliosa, degli amici veri aiuteranno Augustus durante l'anno scolastico che finirà in modo trionfante per lui. Il racconto di un bambino che trova il suo ruolo nel mondo. Il libro è diviso in otto parti, ciascuna raccontata da un personaggio e introdotta da una canzone (o da una citazione) che gli fa da sfondo e da colonna sonora, creando una polifonia di suoni, sentimenti ed emozioni.
Recensione
Un ragazzino tra i più speciali della letteratura
Ho visto il film al cinema quando è uscito, e soltanto adesso ho letto il romanzo. Mi è sembrato che la trasposizione cinematografica abbia seguito il libro in ogni sua fase, per quel che mi ricordi, considerando che è passato qualche annetto. Ovviamente mi è piaciuto tantissimo e devo ammettere che la storia è molto commovente, mi sono affezionato così tanto ad Auggie lungo la lettura che infine mi è parso essersi trasformato in un mio fratellino, complice anche la passione condivisa per la saga di Star Wars probabilmente.
Auggie è quasi unico, considerata la sua deformità facciale, ma penso che moltissimi altri ragazzini si saranno trovati in situazioni simili alla sua andando a scuola, nonostante un viso del tutto normale.
Due curiosità presenti nel libro:
- Palacio non è il vero nome della scrittrice, ma bensì uno pseudonimo della madre di origini colombiane.
- L'ispirazione per questo libro arrivò alla scrittrice provando vergogna dopo che aveva cercato di non far vedere ai propri figli un bambino dal viso deforme temendo che li spaventasse troppo. La madre che accompagnava quel bambino si era accorta di tutto è disse "Forse è ora di tornare a casa", la scrittrice non si dette pace di aver ferito la loro sensibilità e quindi iniziò a scrivere.
Valutazione
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