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Robin Hood. Il principe dei ladri di Alexandre Dumas - Recensione

robin hood il principe dei ladri di alexandre dumas recensione

Estratto della recensione

Robin cresce e diventa un formidabile arciere e, come in molti altri romanzi dell'autore, il protagonista trova l'amore della bella Marian.

Trama

Paesi Bassi, XVII secolo. Le classi altolocate sono disposte a tutto per accaparrarsi a qualsiasi prezzo i tulipani, i nuovi fiori importati dall’Oriente che in brevissimo tempo hanno scatenato una vera e propria mania. Cornelio Van Baerle, figlioccio di Cornelis – il Governatore della Provincia –, non è immune al loro fascino e investe nella coltivazione di questi pregiati fiori ogni sua energia e attenzione, finché non riesce a creare i bulbi dell’impossibile tulipano nero, per il quale la città di Haarlem offre in premio centomila fiorini. Ma quando è sul punto di ottenerlo, un vicino invidioso, per rubargli i preziosi bulbi, lo accusa di aver complottato contro gli orangisti. Cornelio viene incarcerato, ma riesce a portare con sé di nascosto i suoi piccoli tesori, incartati in un foglio che si rivelerà cruciale... Sarà solo grazie alla dedizione, all’amore e alla volontà di Rosa, la figlia del suo carceriere, se Cornelio avrà salva la vita e potrà infine vedere sbocciare il meraviglioso fiore.

 

Recensione

Come Robin diventa il principe dei ladri

Robin Hood il principe dei ladri è il primo romanzo di Alexandre Dumas che ripercorre le gesta dell'eroe che ruba ai ricchi per dare ai poveri, prima che diventasse tale.

Infatti, questo volume è il prequel del Robin Hood che siamo stati abituati a conoscere attraverso le serie animate e le altre produzioni cinematografiche.

L'autore si è basato su una storia vera nello scrivere questo romanzo, ricalcando un personaggio già conosciuto attraverso dei racconti orali, e non solo, che rischiavano però di andare perduti senza il suo apporto.

Dumas ci mostra la nascita di Robin Head (che diventa poi Hood) e il suo affidamento al guardaboschi Gilbert Head e a sua moglie Margaret, messo in atto per sfuggire alla morte del piccolo. Il protagonista, infatti, ha origini nobiliari, è figlio del conte di Huntingdon, ma questo nessuno lo sa.

Robin cresce e diventa un formidabile arciere e, come in molti altri romanzi dell'autore, il protagonista trova l'amore della bella Marian.

Sulla scia di questo sentimento, Robin, aiutato dal potente amico Little John e da frate Tuck, dovrà affrontare lo sceriffo di Nottingham e il barone Fitz Alwine, antagonisti capaci di tutto pur di distruggere il loro amore.

Robin finisce quindi per perdere sia la madre Margaret che la propria casa, per poi essere costretto a vivere nascosto nella foresta di Sherwood insieme alla sua banda.

Il romanzo scorre abbastanza bene, ma se volete vedere il vero Robin Hood, quello che ruba ai ricchi per dare ai poveri, bisognerà leggere anche il secondo volume dal titolo: Robin Hood il proscritto.

Rimane un classico della letteratura che secondo me va recuperato, soprattutto da chi ama l'autore e i romanzi d'avventura contornati da pene d'amore.









Valutazione

La lettura viene valutata in base ai gusti personali del lettore. Un libro che non piace a un lettore può essere splendido per un altro. Se sei l'autore, o l'autrice, e pensi che questo tuo libro sia stato valutato male, evita di contattarmi o di commentare lamentandotene.

Letto 76 volte Ultima modifica il Giovedì, 13 Giugno 2024 08:30

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