Trama
A chi non dispiacerebbe uccidere il proprio capo? Tutti ci pensano almeno una volta, in un momento di rabbia. L’ha pensato anche Gemma, che insieme all’amica Jo e ai loro ragazzi ha formato il gruppo dei Cacciatori di Teste. Scopo del gioco: togliere di mezzo i rivali nei modi più bizzarri. Loro scherzano, ma qualcuno prende la cosa sul serio. E due donne affogate nel giro di pochi giorni non sono più uno scherzo. Sono omicidi. È ora di avere paura. Ed è ora che l’ispettore capo Hen Mallin si occupi della faccenda. Prima che i cacciatori si ritrovino prede.
Recensione
Quando uno scherzo diventa realtà
Il titolo può fuorivare un po' il lettore, considerato che in questo giallo di Peter Lovesey, davvero ben scritto, non vi è traccia di teste tagliate o assassini che collezionano teste mozzate. Il titolo deriva soprattutto dal nome di squadra che si aggiudicano due coppie (non proprio fisse) di amici che, ridendo e scherzando, finiscono per chiedersi come sarebbe meglio uccidere il viscido capo di una di loro. Dopo quel giorno, il capo non viene trovato ucciso, ma bensì viene trovata annegata una donna, e le indagini capitanate dall'ispettore Hen Mallin sembrano portare dritto ai cacciatori di teste, persone comuni che fantasticavano un omicidio soltanto per gioco.
Ho trovato questo romanzo giallo molto scorrevole, allettante, e con diverse punte di umorismo che strappano dei sorrisi nonostante tutto. Il finale mi ha stupito molto. Lo consiglio soprattutto agli amanti del genere!
Valutazione
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