Trama
La vita di Buck, cane di razza abituato al clima mite e alla tranquillità degli Stati Uniti del Sud, ha un'improvvisa svolta quando, per una scommessa persa, è venduto e spedito al Nord, come cane da slitta. Piegato all'obbedienza da un esperto allevatore, riesce a far fronte alle nuove esigenze e a sopravvivere alle privazioni e al clima inclemente. Ma qualcosa è cambiato in lui: nel suo comportamento riaffiorano istinti sopiti. Buck sente crescere, sempre più forte, il contrasto tra natura e educazione, tra amore per il padrone e slancio incontenibile verso la libertà.
Recensione
Un cane che combatte per la vita
Dopo aver letto il romanzo "Martin Eden", la voglia di approfondire Jack London mi ha spinto a leggere anche "Il richiamo della foresta", uno dei suoi primi romanzi, breve ma intenso, e secondo me erroneamente inserito tra i libri per ragazzi.
Forse ne esistono versioni meno cruente rispetto a quella letta da me, ma rimane il fatto che questo romanzo breve non tratta soltanto la storia di un cane, ma bensì lo sfogo dell'autore che, come in Martin Eden, prova ad andare avanti nonostante le avversità della vita.
Il protagonista è Buck, un massiccio cane, incrocio tra San Bernardo e Pastore scozzese, che ha sempre fatto una vita agiata nella proprietà del suo padrone, fino a che un giorno non viene venduto dal giardiniere senza alcun permesso.
Buck lascia la sua casa e la vita a cui era abituato e viene quindi utilizzato per trainare le slitte durante la corsa all'oro verso il Canada, scopre così "la dura legge del bastone e della zanna", infatti, da una parte ci sono gli uomini senza scrupoli, mentre dall'altra i cani da slitta che vedono in lui un rivale.
Buck dovrà imparare a farsi valere, dapprima scontrandosi con il cane alfa del gruppo e, in seconda battuta, contro gli esseri umani che lo hanno schiavizzato. Scopre così la sua vera natura e di essere per metà lupo.
Una perfetta metafora della vita, di quando essa ci pone davanti ostacoli pericolosi da affrontare, ma che riescono a tirare fuori la grinta che è in noi.
Lo consiglio soprattutto a chi ha già letto altri libri di questo autore che piano piano sta entrando a far parte dei miei preferiti.
Valutazione
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