Trama
Terra 1942 - Narnia 2306. "C'era un ragazzo che si chiamava Eustachio Clarence Scrubb, e se lo meritava." E oltre a ritrovarsi questo nome, Eustachio, a differenza dei suoi cugini Edmund e Lucy, non è mai stato a Narnia. Perciò non poteva immaginare che guardando il quadro di un mare in tempesta, ci sarebbero finiti dentro! Per fortuna il principe Caspian li salverà e li porterà con sé a bordo del dorato Veliero dell'alba, in un lungo viaggio per arrivare alla Fine del Mondo.
Recensione
Un viaggio verso la fine del mondo
"Il viaggio del veliero" è il quinto volume de "Le cronache di Narnia", nell'edizione che segue l'ordine temporale degli eventi.
Anche questo breve romanzo fantasy, come i suoi predecessori, è ricco di simbolismi religiosi che riconducono ai testi sacri cristiani. Ed è proprio ciò a dargli un certo valore, oltre ovviamente, alle fantastiche avventure dei protagonisti.
L'unica pecca è quella di non aver trovato tra le pagine i due ragazzi più grandi, Peter e Susan, e credo che ciò abbia un certo significato simbolico.
In più peró, conosciamo Eustachio, il cugino dei protagonisti. Un bulletto spocchioso e ignorante che non ha alcun amico e pensa di saper tutto lui.
Edmund e Lucy sono costretti ad andare a casa del cugino, ed è in quella occasione, mentre i due litigano con Eustachio, che inizia il loro fantastico viaggio. Il quadro di un veliero si anima improvvisamente e i tre ragazzi sembrano rimpicciolire mentre al tempo stesso vengono risucchiati nel quadro e tra le onde del mare di Narnia.
Una volta salvati dall'equipaggio, Lucy ed Edmund scoprono che a bordo della nave c'è il Re Caspian in persona. Insieme a lui solcheranno i mari dirigendosi verso oriente e verso la fine del mondo, in cui si dice che ci sia la terra del leone Aslan. Con buona pace di Eustachio, costretto a seguirli nonostante sia totalmente disorientato da quel mondo fantastico, con la speranza di tornare presto a casa.
Durante il viaggio Eustachio e gli altri navigatori, si imbattono in varie isole, con i loro popoli e i loro personaggi, e a ogni tappa vengono messi di fronte a delle prove da superare. Sino a giungere ai confini del mondo.
Il viaggio del veliero parafrasa quello Dantesco, e le prove che devono superare i protagonisti si basano sui vizi dell'essere umano. Come in un cammino di purificazione verso il paradiso, ovvero le terre di Aslan.
Alla fine del viaggio, tra tutti, il cambiamento più radicale avviene in Eustachio, simbolo dell'uomo che trova la retta via.
Continuo a consigliare a chiunque questa bellissima e breve saga fantasy. Io continuerò prossimamente con gli ultimi due volumi, che peró non possiedo ancora.
Valutazione
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