Trama
È Natale quando ci si immerge nel mondo dai confini fisici minimi, eppure sconfinato, delle sorelle March. Ed è sempre Natale, quello successivo, quando lo si lascia. In mezzo, la vita di quattro adolescenti decise a tirare fuori il meglio da quei difetti che le rendono umanissime: c’è Meg, che non può fare a meno di sognarsi circondata dai lussi di cui la povertà la priva; c’è Josephine, detta Jo, una passione smisurata per le storie e un’insofferenza soffocante per i limiti che le impone l’esser nata donna; Beth, quieta e silenziosa, più appagata dal fare da spettatrice alla vita delle sorelle che dall’essere protagonista della propria; e infine Amy, vanitosa ed egoista, troppo concentrata a rimirarsi in ogni superficie riflettente per curarsi di ciò che accade a chi le sta intorno.
Meg, Jo, Beth ed Amy sono quattro “piccole donne” dai caratteri diversi eppure complementari, unite da quel legame unico e speciale che si alimenta di risate sotto le coperte e risvegli condivisi, di litigi furiosi e scuse accigliate, di abiti prestati e prime volte vissute nei racconti l’una dell’altra: la sorellanza. Ed è proprio la potenza di questo legame che rende grande una storia piccola come le sue protagoniste, una storia in cui il percorso di una diventa quello di tutte. E, come accade solo con i classici, anche il percorso di chi legge.
Recensione
Le quattro sorelle più famose della letteratura
Non mi aspettavo che questo classico della letteratura fosse tanto attrattivo.
"Piccole donne" è il primo libro che leggo dell'autrice; una commedia letteraria tutta al femminile che mi ha sorpreso in positivo.
Le quattro sorelle, Meg, Jo, Beth e Amy, sin dall'incipit riescono a mostrarsi al lettore nella loro interezza, ognuna con i suoi difetti, doti e peculiarità. Ma la carratteristica che le accomuna tutte è la sorellanza, l'affetto profondo che provano l'una per l'altra.
Questo aspetto riesce a fornire loro la forza per attendere con maggiore serenità il ritorno del padre, andato a combattere durante la guerra di Secessione.
A darle conforto c'è la madre Mrs. March, sempre pronta a insegnar loro qualcosa e a mettere la buona dinanzi alle dispute, dispensando grandi consigli di cui tutti noi abbiamo assoluto bisogno.
I personaggi di questo classico sono tutti ben caratterizzati ed è ciò che mi ha fatto apprezzare moltissimo questo romanzo, riuscendo a farmi entrare nel cuore ognuno di essi. Spiccano fra loro i Laurence, nonno e nipote, vicini di casa ricchi non solo per via della loro posizione sociale, ma anche di cuore.
Ho apprezzato anche la visione dell'autrice, non comune ai tempi, che è riuscita a disegnare le quattro sorelle descrivendo un perfetto quadretto di donne alla ricerca della propria indipendenza, ricche di passioni e arte.
Tra tutte spicca Jo, con il proprio carattere irruento, che prova a mitigare, simile a noi grazie al suo amore per la lettura, nonché promettente scrittrice. Ma anche le altre sorelle non sono da meno, così c'è chi si diletta a disegnare, chi suona, e chi si occupa della casa.
Gli eventi si susseguono a ogni capitolo e le quattro piccole donne si sosterranno sempre, seppur con qualche screzio tipico delle loro età, ma sempre pronte a fare pace, dimenticando ogni cosa subito dopo. Soprattutto nei giorni più bui, in cui il padre viene ferito e Beth si ammala gravemente.
Per il resto lascio a voi il piacere della lettura.
Libro consigliato a chiunque.
Valutazione
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