Trama

Scritto nel 1869 e pubblicato in volume nel 1871, questo primo romanzo di Verga ha goduto e continua a godere di una straordinaria fortuna. Sebbene appartenga cronologicamente al primo periodo della produzione verghiana, esso se ne distacca sensibilmente sia nella struttura sia nei contenuti. Scritto in forma epistolare, è tratto da un'esperienza autobiografica. Le lettere che la giovane Maria - costretta dal padre alla vita del convento senza vocazione - scrive all'amica Marianna durante un breve soggiorno con la famiglia in campagna, testimoniano del suo turbamento di giovane novizia che al di fuori della vita monacale riscopre nuovi orizzonti, e soprattutto l'esistenza dell'amore che, osteggiato da tutti, crescerà in lei assumendo una tensione parossistica. Considerato a suo tempo una polemica denuncia della condizione femminile, questo romanzo, adattato per il cinema da Zeffirelli, è piuttosto un grande dramma intimo, sentimentale,umano, spinto fino all'eccesso.

Recensione

La libertà di amare

Ho praticamente divorato questo romanzo nel giro di un giorno! "Storia di una capinera", una delle prime opere di Giovanni Verga, è un classico scritto circa un secolo e mezzo fa ma, nonostante l'uso di alcune parole andate ormai in disuso, si legge con estrema scorrevolezza e rapidità.

Un romanzo breve di tipo epistolare, in cui si leggono soltanto le lettere scritte da Maria, timida ragazza costretta a farsi suora, invia delle lettere a Marianna, sua cara amica, a cui confida il suo più grande segreto.

Maria ama Nino, soprattutto perché lui, prima che lei si facesse suora, aveva già manifestato interesse per lei. Ma Maria è costretta a prendere i voti, e inizia così il suo tormento più grande: l'amore. Esso, unito al divieto d'amare, diventa poi pura ossessione.

Sullo sfondo c'è l'Etna e il panorama della campagna siciliana che conosco bene, descritta dall'autore in maniera magistrale ed evocativa.

Non si può che amare questo romanzo, oltre che ammirare l'impegno di Giovanni Verga nel denunciare ciò che era un vero e proprio sorpruso nei confronti delle donne dell'epoca. Ciò dimostra quanto l'autore fosse già avanti rispetto ai propri conterranei. vConsigliato a tutti, soprattutto agli amanti dei classici.

Valutazione

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