Trama
Comincia come ogni favola il racconto di Amore e Psiche, con un re e una regina e le loro tre figlie, tutte bellissime. Ma la grazia e lo splendore della più piccola, Psiche, sono talmente grandi da attirare le invidie di Venere: la dea della bellezza, per vendicarsi, decide di ricorrere all’aiuto di suo figlio Amore, a cui chiede di colpire Psiche con una delle sue infallibili frecce e di farla innamorare dell’ultimo degli uomini, il più vile e miserabile. Amore accetta, ma quando vede Psiche rimane così incantato dalla sua bellezza da distrarsi e pungersi con la freccia destinata alla ragazza, innamorandosi perdutamente di lei e portandola a vivere nel suo meraviglioso palazzo. A una condizione, però: che la sua amata rinunci a vederlo in viso. Ma una notte, istigata dalle sorelle invidiose, la ragazza cede alla curiosità e viola il patto. Paga duramente la colpa della disobbedienza ai precetti divini, ma infine, superate tutte le prove cui è sottoposta, viene accolta fra gli dèi e diviene immortale. La favola di Amore e Psiche è il racconto dell’Anima che dopo errori, sofferenze ed espiazioni, ritrova la piena felicità immortale; la storia senza tempo dell’amore fra gli dèi e gli uomini; la favola della curiosità e dell’invidia, dell’umano che travalica i limiti della propria mortalità, segnando un passaggio di confine inimmaginabile. Postfazione di Alessio Torino.
Recensione
Una delle storie d'amore più affascinanti
"La favola di Amore e Psiche" può sembrare un po' ostico per via dello stile in cui è scritto, ma è l'unico piccolo ostacolo di fronte a una bellissima storia d'amore che fonda le sue origini sui miti greci.
L'autore Aplueio la inserisce nel suo scritto "La metamorfosi" (conosciuto anche come "L'asino d'oro") tra la fine del IV libro e il VI, e in questo volume viene riproposta sia in latino sia nella traduzione in italiano. Il volume conta quasi 200 pagine ma in realtà la favola è molto breve considerando le pagine poste a sinistra, scritte in latino, che si possono benissimo ignorare, e le note di approfondimento a fine libro che in realtà compongono la metà del volume. Detto ciò, capirete che questo bellissimo racconto, di una delle storie d'amore più affascinanti di sempre, si può leggere in un solo pomeriggio.
Psiche è una bellissima ragazza mortale, così bella da essere colpevole di aver messo in ombra la dea Venere, ma la donna divina non può subire tale abuso da parte di una mortale, così farà di tutto per ostacolarla, sino a chiedere a suo figlio Amore, Cupido o Eros, che dir si voglia, di far innamorare Psiche dell'uomo più brutto e avaro della terra, ma sarà Amore a innamorarsi di lei, salvandola persino da una creatura che Psiche stava per essere costretta a sposare. Inutile dire che Venere non ha preso bene il colpo di coda del figlio.
Amore la rapisce e, con l'aiuto di Zefiro, volano verso un sontuoso palazzo. Lì Amore non si mostra mai alla sua amata, ma le fa visita soltanto di notte e al buio, giacendo con lei, facendole promettere di non cedere alla curiosità di guardare il suo volto e scoprire così la sua identità.
Psiche, però, inizia a soffrire di solitudine e chiede quindi di poter vedere le sorelle. Le due donne sono imprigionate in matrimoni infelici e invidiose della sua bellezza, decidono quindi di darle dei consigli sbagliati per fargliela pagare, spingendola ad infrangere la promessa fatta ad Amore. Ma il resto della favola, fatta di amore, invidia e odio, come tutte le storie mitologiche, ve lo lascio scoprire a voi, sperando che vi abbia incuriosito.
Questo genere di testi sono sempre stati soggetti a studi e interpretazioni, e per ognuno potrebbe significare qualcosa di diverso, ma a mio modesto parere tutto ruota sulla fiducia nell'amore, non tanto sulla fiducia in una singola persona. Così, seppur l'amore non si mostri e non dia dimostrazione di sé, non significa che non siamo amati. A volte basta rimanere fiduciosi verso la propria metà, evitando di scavare per scoprire qualcosa di più, soprattutto a rischio di tradire la fiducia del partner.
Molto consigliato, sia per la brevità che per la storia in sé. Lo stile di scrittura della traduzione in italiano è l'unica cosa che potrebbe destabilizzare un po'.
Valutazione
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