Trama
C'è un tipo bizzarro, un consulente investigativo, che sta cercando qualcuno con cui dividere un appartamento al 221 B di Baker Street; si presenta un certo dottor Watson, reduce dall'Afghanistan. E presto i due si ritrovano a indagare insieme su uno strano caso di avvelenamento… È il 1887 quando Arthur Conan Doyle, uno sconosciuto medico di periferia, dà alle stampe "Uno studio in rosso", il romanzo che vede l'esordio di due tra i più famosi personaggi letterari di tutti i tempi: il dottor Watson, alter ego dell'autore, e il geniale e inimitabile Sherlock Holmes, il detective per antonomasia. Prende l'avvio una leggenda che, nonostante il passare del tempo, conserva intatto il suo straordinario fascino.
Recensione
Il primo romanzo su Sherlock Holmes
Era da tempo che avevo intenzione di recuperare questa pietra miliare del giallo. Si tratta del primo romanzo di Arthur Conan Doyle con protagonista Sherlock Homes, in cui, oltre al caso di omicidio, si presenta questo grandissimo personaggio. Un concentrato di sapere e di metodo analitico volto alla risoluzione dei casi più misteriosi che Scotland Yard non riesce a risolvere. La scrittura di Doyle è sempre affascinante e riesce a trasmettere fascino anche ai personaggi che genera.
In questo romanzo, devo dire anche abbastanza breve, Sherlock e il dottor Watson si incontrano per la prima volta, ed entrambi sono in cerca di qualcuno per dividere le spese. Decidono così di dividere una casa che prenderanno in affitto in Baker Street.
Watson, la voce narrante, impara a conoscere Sherlock e lo descrive come un uomo capace di focalizzarsi soltanto su certi ambiti della conoscenza, quelli che si riveleranno utili per portare a termine un indagine e risolvere in pochissimi giorni un caso di omicidio che per i comuni mortali comporterebbe svariate settimane e notti insonni.
Il libro è diviso in due parti, quella in cui Sherlock viene a conoscenza del caso di omicidio, e quella in cui si mostra il movente dell'assassino basandosi proprio sugli eventi che lo riguardano in prima persona.
La vittima viene ritrovata in una casa abbandonata, senza ferite o segni di strangolamento, mentre su una parete della stanza è stato scritto con il sangue: "Rache", "Vendetta" in tedesco. A Sherlock basterà dare un'occhiata agli effetti personali della vittima dopo aver analizzato minuziosamente la stanza per decretare l'aspetto fisico, mestiere ed infine, l'identità dell'assassino.
Se non lo avete ancora letto e siete amanti del giallo, consiglio di farlo il prima possibile.
Valutazione
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