Il fiuto di Holmes, però, lo porta in un'altra direzione, nonostante la moglie e il miglior amico di Douglas sembrano essere molto tranquilli, quasi come se nascondessero qualcosa.
La refurtiva è un vero tesoro, composto da perle, zaffiri, rubini, diamanti e tante altre pietre preziose, con annesso antico scrigno, proveniente direttamente dall'India.
Watson, la voce narrante, impara a conoscere Sherlock e lo descrive come un uomo capace di focalizzarsi soltanto su certi ambiti della conoscenza, quelli che si riveleranno utili per portare a termine un indagine e risolvere in pochissimi giorni un caso di omicidio che per i comuni mortali comporterebbe svariate settimane e notti insonni.
Si tratta del terzo romanzo della serie, ma si può leggere benissimo anche senza aver letto i precedenti. Mi è piaciuto molto, si tratta di un giallo intenso che si svolge in poche pagine, ma ben fitte di azioni e indagini senza soffermarsi troppo su descrizioni di luoghi o personaggi.