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Inciso nelle ossa di Dolores Redondo - Recensione

inciso nelle ossa di dolores redondo recensione

Estratto della recensione

Sono passati nove mesi dal primo volume e Amaia si ritrova alla prese con la sua gravidanza, ormai al termine, e il caso di un uomo, Jason Medina, morto suicida nei bagni di un tribunale. Il condannato per l'omicidio della figlia, arrestato proprio dalla Salazar, ha scritto un biglietto indirizzato all'ispettrice con su scritta una parola all'apparenza senza significato: "Tarttalo"

Trama

Ci sono indagini che ti costringono a mettere in gioco tutti gli affetti più cari. Ci sono assassini che ti costringono ad affrontare il tuo lato oscuro, a fare i conti con gli spettri e i segreti del passato, a rivivere ricordi che nemmeno sapevi di avere. Lo sa bene Amaia Salazar, brillante investigatrice, ma soprattutto una donna felice, prossima al parto, che vorrebbe dedicare il cuore e la mente solo all’imminente maternità. Nemmeno il suicidio di un uomo accusato di omicidio, nei bagni del tribunale, con un messaggio inquietante indirizzato proprio a lei, la distoglie dal pensiero del piccolo che sta per nascere. Ma ben presto questi strani suicidi di assassini accompagnati dalla misteriosa firma «Tarttalo» cominciano a diventare troppi per essere dettati solo dal caso e Amaia non può tirarsi indietro. Deve saperne di più, deve indagare. Muovendosi in una valle a volte magica, a volte infernale, tra incubi che forse sono qualcosa di più e rivelazioni che la metteranno a dura prova, Amaia dovrà ancora una volta confrontarsi con la propria famiglia e le proprie radici, affrontando contemporaneamente i ricordi tormentati di bambina e le angosce e le incertezze del presente di madre. Dopo il best seller Il guardiano invisibile, al suo secondo romanzo Dolores Redondo si conferma un’autrice di grande talento, capace di coinvolgere il lettore in una storia originale e mozzafiato, fino allo sconvolgente colpo di scena finale.

Recensione

Il secondo caso di Amaia Salazar

Il mistero che si cela dietro alla trilogia del Batzan si snoda ancora un po' con questo secondo volume che vede come protagonista Amaia Salazar, l'ispettore donna ancora una volta alle prese con il proprio drammatico passato e con un caso ancora più intrigante rispetto al volume precedente.

Anche il secondo volume mi è piaciuto tantissimo e lo consiglio vivamente a coloro che amano il genere giallo e mistery. L'autrice è riuscita ha riprendere il filo investigativo dal volume precedente sfruttando un dettaglio su un caso non ancora risolto del tutto.

Sono passati nove mesi dal primo volume e Amaia si ritrova alla prese con la sua gravidanza, ormai al termine, e il caso di un uomo, Jason Medina, morto suicida nei bagni di un tribunale. Il condannato per l'omicidio della figlia, arrestato proprio dalla Salazar, ha scritto un biglietto indirizzato all'ispettrice con su scritta una parola all'apparenza senza significato: "Tarttalo".

Da qui Amaia inizierà le sue ricerche riuscendo a collegare il caso a una serie di delitti apparentemente senza un denominatore comune, ma che in realtà sono connessi dalla parola misteriosa e dalla mancanza del braccio delle vittime, stesso arto mancante anche alla figlia di Medina, che durante la sua confessione si era sorpreso che alla figlia mancasse un braccio dopo il ritrovamento.

Valutazione

La lettura viene valutata in base ai gusti personali del lettore. Un libro che non piace a un lettore può essere splendido per un altro. Se sei l'autore, o l'autrice, e pensi che questo tuo libro sia stato valutato male, evita di contattarmi o di commentare lamentandotene.

Letto 161 volte Ultima modifica il Giovedì, 28 Ottobre 2021 18:30

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