Circe, ritenuta un personaggio abbastanza malvagio nell'Odissea, viene presentata come una donna che ha passato l'infanzia a tentare di compiacere la famiglia, fallendo sempre miseramente, fino a che non viene esiliata dal padre Elios nell'isola di Eea, dove passa parte della sua immortalità a trasformare i viaggiatori che approdano sull'isola in maiali, e non per pura malvagità, ma per ottimi motivi.
Achille è un essere semidivino, e per questo, il miglior combattente della grecia. Patroclo, invece, è un uomo ritenuto incapace persino di essere un buon re e sarà la voce narrante dell'intero romanzo, donandoci i suoi occhi, così da potere ammirare le gesta degli eroi greci, finché non ci convinceremo che non è un inetto, ma l'uomo migliore della grecia.