Trama
Inizio degli Anni '80. In un freddo pomeriggio dei primi di dicembre, il tredicenne Paolo osserva in disparte i suoi compagni di scuola salire sull'autobus per tornare a casa. All'improvviso, una forte esplosione a qualche isolato di distanza sembra sconvolgere la sua vita. Paolo è convinto che il terribile scoppio nel cuore della città si sia portato via molti suoi compagni di classe, tra i quali Victoria, l'amica del cuore, che era comparsa quasi come un fantasma buono a consolare i giorni più tristi della sua infanzia. Ma chi è davvero l'enigmatica e sfuggente Victoria, per lui, allo stesso tempo, “la malattia e la medicina?”. Paolo lo scoprirà a poco a poco, in un lungo percorso irto di difficoltà, lottando contro le sue stesse paure e i “mostri” dell'età adolescenziale. Un viaggio fisico e metafisico che ha come sfondo la storia e la geografia della Trieste degli anni Settanta, Ottanta e Novanta e che si spinge così in là da arrivare a spiegare che cosa significhi veramente amare una persona.
Recensione
Essere o non essere
In questa nuova opera di Massimiliano Stefani si intuisce sin da subito che a Paolo, il protagonista, sta succedendo qualcosa di davvero anomalo, tanto da far pensare che viva in un mondo che non rispecchia la realtà.
Le vicende si svolgono principalmente su due piani temporali, quando Paolo ha un'età compresa fra i tredici e i quattordici anni, e quando ne ha più di venti, impegnato nei suoi studi di filosofia.
La sua amica Victoria rimane comunque al centro della sua mente, nonostante si trasferisca alla fine delle medie, per poi ricomparire nella vita di Paolo in età adulta.
Paolo, da bambino, viene visto come il tipo fragile e da bullizzare, cosa che per fortuna si risolverà crescendo.
Ciò che non cambia è il suo sentimento per Victoria, ragazza che Paolo scoprirà non esistere affatto.
Paolo sa di non stare bene e che qualcosa nel suo cervello non funziona, al punto da mettersi in cura con uno psicologo.
Quello che scopre però mi ha sorpreso perché la verità su Victoria, che verrà fuori soltanto sul finale, non è affatto banale.
Una lettura con un finale che non mi aspettavo, ricco inoltre di riferimenti filosofici sull'esistenza stessa, sulla vita e sulla morte.
Un'opera che sicuramente mi rimarrà impressa nella memoria, ricca di mistero ma anche di sentimento, che consiglio veramente a tutti.
Valutazione
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