Trama
Una cronaca ironica ma pungente e impietosa delle vicende di alcuni cittadini di Tristezza, paesino Siciliano, che all'improvviso vengono catapultati nel baratro dell'ignoto che sgretola ogni loro certezza mettendo a nudo fragilità interiori e paure mai conosciute prima. Un pericolo arrivato da molto lontano trasforma la vita degli eccentrici protagonisti in una specie di inferno che sembra non finire mai, in un continuo alternarsi di momenti di paura e costrizione a periodi di serenità e libertà.
Tristezza: un amaro spaccato di vita di ciò che ha caratterizzato la società Italiana negli ultimi anni.
Recensione
Il covid19 e la pandemia in un piccolo paesino siciliano
Quanti di voi vorrebbero fare un salto indietro nel tempo e tornare nel pieno della pandemia COVID? Presumo nessuno. Ma io l'ho fatto grazie a questo romanzo scritto da Roberto Vinci che racconta gli anni del COVID19 in maniera leggera e ironica. La sua opera è una cronistoria di ciò che è accaduto, soprattutto a livello sociale, grazie agli effetti del virus, ma anche della paura dello stesso.
L'autore, grazie ai suoi personaggi, mette insieme una serie di aneddoti che si fa fatica pensare che non siano davvero accaduti. Infatti, tutti noi ne abbiamo viste di assurdità in quel periodo. Non ho potuto non sorridere ricordando alcuni momenti veramente esilaranti.
Riesce però a inserire le proprie critiche sulla gestione dell'emergenza e su ciò che si poteva evitare di fare, ponendo l'accento sull'informazione che ha detto di tutto e di più e il suo contrario.
Sullo sfondo però rimane il racconto dei malati in terapia intensiva e, purtroppo, dei morti. L'autore non manca di affidare a loro un pensiero, ma il romanzo ha comunque lo scopo di sdrammatizzare, cercando di strappare un sorriso ai sopravvissuti.
Devo dire che è stato interessante osservare l'evolversi dei personaggi, sempre più impauriti, menefreghisti o complottisti. E per me, che sono siciliano, alcuni dialoghi in dialetto mi hanno regalato ulteriori sorrisi, oltre che fatto venire un po' di malinconia. Il protagonista è siciliano infatti, e vive in un piccolo comune di fantasia chiamato Tristezza.
Un piccolo appunto che voglio fare all'autore però è quello della prolissità dell'opera, secondo me avrebbe funzionato meglio con dei tagli. Un romanzo leggero deve esserlo anche nel numero di pagine, a parer mio.
Per il resto credo che conserverò bene questo libro e lo rispolvererò molto più in là, magari leggendolo ai miei nipoti, così da fargli capire di cosa è capace l'italiano medio.
Valutazione
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