Trama
Osservazione del contesto, analisi del fenomeno, decisione accurata di come e quando agire sono le regole del ciclo che condizionano le scelte più importanti della vita di Massimiliano. Contemporaneamente a vari cicli che continuano ad aprirsi e a volte chiudersi, Massimiliano ne segue uno in particolare, il Ciclo della sua vita. L’Osservazione della sua adolescenza gli fa capire che soffre di una forte depressione; quella lunga Osservazione lo catapulta d’improvviso all’Analisi di come cerca a sconfiggere la depressione e che conduce Massimiliano alla Decisione: scappare lontano da casa, lontano da tutti, con la prima scusa che gli viene in mente. La scusa è lo spaccio di marijuana all’estero celato da una copertura che con la droga ha poco a che vedere: un dottorato di ricerca. La Decisione è rischiosa, lo spaccio di droga lo diverte, i suoi strani clienti gli piacciono, adora la propria attività a tratti assurda ma vissuta con normalità. Quando però tutto sembra andare per il verso giusto le cose gli sfuggono improvvisamente di mano: l’Azione sta per arrivare nel momento più delicato della vita di Massimiliano e la possibilità di sbagliare non è contemplata.
Recensione
Lo spaccio di droga come soluzione alla depressione
Questo è il secondo romanzo dell'autore che ho letto con molto piacere, quindi colgo subito l'occasione per rinnovargli i miei complimenti.
Max, il personaggio creato dall'autore, non si scosta molto dal protagonista del romanzo "Mia nonna fuma", la sua prima pubblicazione, anche la scrittura rimane scorrevole e umoristica, lasciando spazio nel descrivere la vita di Max sin dall'adolescenza, per poi descrivere gli strani personaggi che incontrerà lungo la sua esistenza.
Max ha sempre avuto difficoltà a socializzare a causa del suo modo di essere, è sempre stato l'emarginato sia a scuola, sia durante il resto della sua vita, finendo così in una spirale di depressione. Cerca però di venirne fuori sfruttando un ciclo logico mentale che lo aiuti a prendere delle decisioni corrette; il ciclo comprende l'osservazione del contesto, l'analisi del fenomeno e la decisione. Tutte le sue decisioni le prenderà attraverso questo ciclo.
Ha pochi amici, quattro soltanto, e con loro finisce per ritrovare ristoro nelle droghe leggere. Il loro spacciatore è il Professore, un tipo strano che aveva deciso di spacciare soltanto a loro, ed è lui che fornisce le basi della chimica in modo che i cinque ragazzi possano inventare e spacciare un nuovo tipo di droga leggera: la Brother Skunk.
Così la vita di Max cambia e la depressione sembra un lontano ricordo, come se a un tratto avesse uno scopo nella vita, si trasferisce a Barcellona, con la scusa di un dottorato, e inizia a spacciare. Incontra quindi nuovi personaggi bislacchi, i suoi clienti, a cui regala un libro per ognuno. Ad ogni nuovo cliente, un libro che lo rappresenta, in base alla sua storia e al suo stile di vita.
Per diverso tempo i suoi affari vanno bene e la copertura del dottorato funziona, ma non può andare sempre tutto bene, e a un tratto l'attività di spacciatore di Max giunge al termine, e sul finale, secondo me aperto a varie interpretazioni, la depressione torna inesorabile.
La tecnica di presentare i vari personaggi per poi inquadrarli grazie a un'opera letteraria mi è piaciuta molto, fa un certo effetto quando il lettore ha già letto le opere citate, soprattutto quando Max si autoregala un libro.
Lo consiglio a chi ama il genere humor nero e le storie strampalate, con un tema di fondo che riaffora sempre inesorabile: la depressione.
Valutazione
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