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Mia nonna fuma di Alessandro Raschellà - Recensione

mia nonna fuma di alessandro raschella recensione

Estratto della recensione

I suoi viaggi lo portano così ad aprire la mente, scoprendosi ormai inadatto a tornare a vivere in Italia quando, sul finale del libro, torna in patria, precisamente nel sud del paese: "nella città del nulla e del ritardo". Qui ormai si evidenzia soltanto il nulla delle opportunità lavorative, il ritardo dei mezzi pubblici, il razzismo e la superiorità degli italiani su chiunque possa anche soltanto sembrare diverso.

Trama

Il protagonista di questa storia bizzarra e dai risvolti ironici e surreali è un ragazzo con un grave problema di concentrazione che condiziona la sua vita. Ogni giorno, infatti, il protagonista si vede costretto ad adattare le proprie scelte ai suoi pensieri, che solitamente non hanno nulla a che vedere con quello che gli sta capitando. Riesce comunque a vivere le proprie esperienze nonostante queste distrazioni e convivendo con esse, vive in modo decisamente bizzarro tutte le tappe dell'esistenza di un tipico ragazzo della sua età.

Recensione

L'Italia e gli altri paesi a confronto

Un romanzo fresco e umoristico quello scritto da Alessandro Raschellà. Ma "Mia nonna fuma" non è soltanto questo, il suo vero scopo è quello di denunciare quanto sia retrogrado il nostro paese, seppur bellissimo e con tantissimi pregi che molti stranieri ci invidiano, uno su tutti il cibo.

La vita e gli studi dell'autore lo hanno portato a girare le più importanti capitali d'Europa e così, dopo essersi fermato e stabilito in una di esse, ha deciso di scrivere questo romanzo che pone l'accento sulla nostra società capace soltanto di far fuggire i migliori cervelli.

Il protagonista e i personaggi stranieri che incontrerà lungo tutta la narrazione non hanno quasi mai un nome, vengono sempre soprannominati sulla base di una loro caratteristica, così che troviamo "playstation", nerd dipendente dai videogames, "Bibbia sconsacrata", ragazza che fuma utilizzando le pagine del libro sacro, "Aspirante attore porno"... vabbè potete immaginare il tipo.

I suoi viaggi lo portano così ad aprire la mente, scoprendosi ormai inadatto a tornare a vivere in Italia quando, sul finale del libro, torna in patria, precisamente nel sud del paese: "nella città del nulla e del ritardo". Qui ormai si evidenzia soltanto il nulla delle opportunità lavorative, il ritardo dei mezzi pubblici, il razzismo e la superiorità degli italiani su chiunque possa anche soltanto sembrare diverso. Da poco è proprio accaduto che un giudice non abbia potuto credere che un avvocato potesse essere di colore, neanche dopo che l'uomo si sia prodigato a mostrargli il cartellino che lo attestava.

L'autore ci ricorda che l'Europa, da decenni ormai, non è più "nella città del nulla e del ritardo" e che forse non saremo mai in grado di allinearci del tutto.

Libro scritto in maniera scorrevole e lineare consigliato a chi ama i testi umoristici e di denuncia.

Valutazione

La lettura viene valutata in base ai gusti personali del lettore. Un libro che non piace a un lettore può essere splendido per un altro. Se sei l'autore, o l'autrice, e pensi che questo tuo libro sia stato valutato male, evita di contattarmi o di commentare lamentandotene.

Letto 163 volte Ultima modifica il Giovedì, 28 Ottobre 2021 16:48

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