Trama
Le maschere che indossiamo ci danno l’illusione di tenerci al riparo dal dolore, quando in realtà si limitano a rimandarlo.Un prestigioso liceo della Capitale diventa teatro di un’umana commedia che assume man mano le sembianze di una tragedia.Chiara, la Regina, governa questo mondo fittizio dettandone le regole, coadiuvata da vallette obbedienti e spalleggiata da un Re ammirato dalla massa.Tra i sudditi, i borsisti occupano il gradino inferiore per considerazione e popolarità.Juan, etichettato come sfigato, nella vita reale si trova ad affrontare ostacoli rispetto ai quali le offese ricevute dai compagni appaiono minuzie, e si destreggia per superarli tutti con coraggio e determinazione.Tranne uno: il suo punto debole, il suo chiodo fisso.Chiara.Le strade di Juan e Chiara, che sono rimaste parallele per anni, sembrano destinate a incrociarsi di nuovo, nel luogo che conserva il dolce ricordo del loro primo bacio. Basterà un afflato di sincerità a riaccendere la scintilla?Sarà sufficiente promettersi un ballo alla festa di fine anno per concedere e meritare fiducia?Amore e odio, amicizia e rancore, crescita e involuzione.L’esistenza di ognuno di noi è punteggiata di sorrisi e lacrime, di luci e ombre, di ascese e cadute.Ciò che conta non è raggiungere la destinazione finale, ma vivere fino in fondo ogni tappa del viaggio, credere nelle proprie capacità, aspirare a migliorarsi, perdonare e perdonarsi gli errori commessi.Con il sorriso di chi ci sta provando sulle labbra.
Recensione
Nella mente di una bulla
Ho già scritto che di solito non leggo questo genere, i romance e gli affini mi attraggono soltanto quando sono in una veste particolare. E "Bulla", di Kiara Maly, si propone sin dalla copertina, e dal titolo stesso, come qualcosa di diverso dal solito romance. L'amore c'è ed è anche molto passionale, erotico e conturbante.
La cosa che mi ha fatto più piacere scoprire, oltre a una bella storia d'amore molto sofferta che si sviluppa negli anni tra i due protagonisti, Chiara e Juan, è la magnifica prosa dell'autrice! Il suo stile di scrittura fionda il lettore nei personaggi usando parole forbite e ricercate che non annoiano neanche per un attimo e fanno sì di immedesimarsi nella storia d'amore, di sofferenza, di equivoci e parole non espresse dei due protagonisti, non limitandosi al personaggio di Chiara, la bulla, ma anche a quello di Juan, ragazzo dalla pelle color caffé, nato da padre italiano e madre cubana. Ed è proprio la figura della madre, morta per cancro, che fa da collante fra i due e crea un legame indissolubile anche quando Chiara, sconvolta per la morte della donna, punto di riferimento anche per lei sin dalla più tenera infanzia, decide di diventare una bulla, soprattutto per allontanarsi da Juan stesso.
I controsensi si moltiplicano in una spirale di emozioni umane che risucchia i protagonisti in un amore complesso ma vero, che ferisce e ostacola altri amori che ruotano intorno all'orbita dei due, soprattutto quello di Dora che, nonostante sia fidanzata con Juan, non viene corrisposto appieno.
La narrazione in prima persona pone al lettore il punto di vista di entrambi, di Chiara e di Juan, alternandosi molto spesso e lasciando vivere la storia al punto di tifare per uno o per l'altra durante i loro conflitti. Personalmente ho odiato profondamente il punto di vista di Chiara nei primi capitoli, il suo comportamento da "Regina" della scuola non la rende per nulla simpatica, ma il suo cambiamento diventa radicale man mano si va avanti nella lettura e non può che essere amata anch'essa.
Se deciderete di leggerlo sappiate che il fenomeno del bullismo non viene trattato appieno, più che altro è una condizione della protagonista femminile per atteggiarsi e non mostrare all'intera scuola di essere sola al mondo.
Valutazione
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