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Paola Ruzzini al Salotto degli Scrittori - Intervista

paola ruzzini al salotto degli scrittori intervista

1. Ciao Paola e benvenuta nel Salotto degli Scrittori, accomodati pure. Sei la scrittrice di due romanzi brevi che ho avuto il piacere di leggere e di cui sono rimasto affascinato, nonostante il genere che scrivi non sia il mio preferito. “Al di là del mare” e “Profumo” sono stati pubblicati a distanza di tre anni l’uno dall’altro, ma seppur brevi, sono romanzi che portano con sé tanta forza. Di quanto tempo hai bisogno per scrivere uno dei tuoi romanzi?

Ciao Enrico, grazie a te dell'invito al Salotto, sono contenta di scambiare due chiacchiere con te. Quanto tempo ci vuole per scrivere un romanzo è una domanda difficilissima. Innanzitutto entrambi i romanzi, per quanto fantasiosi nella trama, attingono entrambi da miei vissuti. Paesaggi, personaggi, emozioni e riflessioni fanno parte del mio personale viaggio della vita che io appunto nel mio taccuino e da cui poi attingo per tessere le pagine. Possiamo dire che, tra uno e l'altro, ho passato un anno almeno di pausa dalla scrittura narrativa dedicandomi a scrivere poesie, ritratti e pensieri, durante i miei viaggi, incontri, avventure e anche nella quotidianità di sempre. Quando poi sento la necessità di ricucire, butto giù la traccia del romanzo e lo scrivo quasi di getto dedicandomi quasi tutti i giorni per qualche ora per almeno tre mesi, con piccole pause dovute agli impegni. Finito, lo abbandono per un lungo periodo di almeno due mesi e poi passo alla correzione pagina per pagina dove in genere definisco i personaggi, le descrizioni e scelgo i ritmi. Quindi direi un anno con le varie pause in mezzo per la scrittura, il libro invece nasce molto prima in me.

 

2. Il mare è presente in entrambi i tuoi romanzi, come mai sei particolarmente legata a questo elemento naturale?

Casualmente la vita mi circonda di mare, sono nata in Sardegna e ho vissuto a Malta e in Gran Canaria, per cui il contatto col mare e con l'oceano mi hanno accompagnato in molte tappe della mia vita. Ho costruito così un rapporto con il mare particolare e di fronte al mare mi sento a casa. Il mare e i porti poi sono vivi, ricchi di storie e personaggi, spesso che sembrano di altri tempi, e che vivono in questo mondo moderno conservando un’antichità di tradizioni, usi e ritmi più lenti, influenzati dai tempi della natura. Sono luoghi dove l'uomo ha imparato a convivere con essa, che non osa sfidare, e spesso i segni del mare sono incisi sulla pelle e nei ricordi di chi sceglie di viverci. Il mare ti insegna a stare da solo con te stesso, a guardarti dentro, ed è una fonte d'ispirazione.

 

3. Parlaci dei tuoi romanzi, come sono nati e di cosa trattano?

Il primo si intitola “Al di là del Mare” ed è la storia di una ragazza che durante un periodo difficile, casualmente, ritrova sui social una sua vecchia conoscenza con cui condivide l'amore per l'arte. Decide di intraprendere un viaggio per andare a trovarla e per scrivere insieme un cortometraggio. Questo viaggio sarà un'occasione di crescita e di rinascita per la nostra protagonista. Il romanzo segue il ritmo del cambiamento e si muove seguendo i passi della protagonista tra il mare della Sardegna, i profumi e i colori caldi del Sud della Spagna, riempendo le pagine di incontri improvvisi e che segneranno per sempre la vita della protagonista. Anche “Profumo”, il secondo romanzo, segue la scia del mare e del viaggio. Questa volta i protagonisti sono Tom e Pam, due ragazzi molto diversi tra loro, le cui vite si incontrano e allontanano, coinvolgendo il lettore in un vortice di esperienze, tappe ed emozioni. Il romanzo si muove per capitoli alternati dove i due protagonisti si raccontano portando avanti la storia. Anche qui il ritmo è quello del cambiamento, della crescita e rinascita dei personaggi che non sono disposti a rinunciare alla propria felicità affrontando la vita come un'avventura.

 

4. I personaggi delle tue opere sono spesso malinconici, solitari e particolarmente sensibili. Ti rivedi in loro?

Ho viaggiato molto da sola e viaggiando ho imparato a stare con me stessa. Quando si viaggia soli si ha il tempo di osservare fuori e dentro di sé, e spesso si incontrano altri viaggiatori solitari, è così che nascono connessioni e incontri di pochi minuti, di ore o di giorni; possono lasciare segni e ricordi indelebili. I miei personaggi sono l'incontro di tanti visi e storie che ho incrociato, e sì, in ognuno di loro c'è un pochino di me.

 

5. Immagino che durante i tuoi viaggi, con te, ci sia sempre un libro a farti compagnia. Cosa legge di solito la Paola lettrice? Quali sono i tuoi autori e le tue autrici preferite?

Mi piacciono molto i romanzi storici, primo fra tutti Ken Follett. Scelta forse un po’ banale, ma lo trovo un genio per come riesce a portarti con estrema facilità indietro nel tempo. Se ho voglia di comprare un libro di cui non mi pentirò optò per lui. Amo molto anche i gialli, in questo genere amo cambiare autori e scoprirne di nuovi passando dai classici come Agatha Christie e Carrisi a completi sconosciuti. Sui gialli preferisco cambiare perché spesso da lettore inizio a intuire come pensa l'autore, dunque lo abbandono per un po’.

 

6. I tuoi generi di lettura variano quindi, qual è stata la scintilla che ti ha spinta a scrivere un romanzo tutto tuo?

La primissima volta che ho tentato di scrivere un romanzo è stata da ragazza, intorno ai quattordici anni. Era estate, mi annoiavo un po’ perché ero in quel periodo in cui ancora non avevo la libertà di poter uscire come e quando volevo e non avevo più quello spirito da bambina che ti permette di giocare con tutto, mentre mia sorella diciassettenne, naturalmente, era desaparecidas avendo la possibilità di uscire in piena autonomia. Quindi improvvisamente mi sono ritrovata a vivere un'estate quasi da figlia unica, con pochi permessi per uscire con gli amici, così spesso mi annoiavo. I miei genitori lavoravano ed io avevo il permesso di uscire un paio d'ore la sera, con il fresco, invece il fine settimana si andava al mare. Per fortuna c'era la scrittura a tenermi compagnia. Purtroppo, finita l'estate, avevo abbandonato il progetto di cui non ho più le pagine. Con l'autunno ritornai a dedicarmi alle poesie e saggi brevi di tipo più giornalistico, mi piaceva riflettere sul mio intorno. Il secondo tentativo di romanzo arriverà poi intorno ai vent'anni.

 

7. Ti va di parlarci del tuo secondo tentativo nello scrivere un romanzo?

Intorno ai vent’anni, come dicevo, ho iniziato ad appuntare dei ritratti di persone che incontravo nella mia vita. Quando un viso o delle situazioni mi attiravano mi piaceva, e ancora mi piace, immortalarle tra le righe. Così hanno iniziato a nascere i miei personaggi e a cucirsi nella testa alcune storie. Qualche anno più tardi scrissi un romanzo, o forse meglio dire un racconto, molto lungo dal titolo "Rinchiusa tra queste quattro mura". Era la storia di una ragazza che veniva rapita e che poi riusciva in qualche modo a scappare. Il romanzo però non riusciva a soddisfarmi, risultava slegato, noioso e si perdeva molto, ma erano i primi tentativi e al tempo scrivevo per me, come un hobby, era un passatempo, per cui lo scrissi senza troppe aspettative e senza l'idea che qualcuno l'avrebbe mai letto. Dovrei ancora averlo in qualche cassetto con mille correzioni a mano. Bisognerà aspettare “Al di là del mare” per leggere qualcosa di più consapevole e voluto. Infatti poi l’ho anche pubblicato

 

8. Per quanto riguarda i tuoi scritti futuri invece? Hai nuovi progetti?

Sì certo, tantissimi, e non so come riuscire a starci dietro. Sto rivedendo un romanzo che ho praticamente finito di scrivere, se non fosse che ad ogni revisione aggiungo talmente tanto che poi necessita di un'altra revisione. Anche questo libro fa una buona introspezione dei personaggi, come ad esempio i miei nonni e gli abitanti del paesino della mia infanzia; è un regalo per la mia famiglia. La storia invece sarà il mio tocco di fantasia e si discosta dal reale vissuto. Anche questo libro, come i due precedenti, si muove sulle note del cambiamento, della riflessione di vita, dei visi. Girerà intorno all'incontro tra un anziano signore e una correttrice di bozze mamma di due figli, sposata con un uomo con cui ha vissuto in giovinezza viaggi e avventure, e di cui conservano ancora lo spirito alternativo e libertino. Questo anziano signore si svelerà poi non così estraneo e li riporterà nel passato aprendo a tanti ricordi, riflessioni e sentimenti. Finito questo libro, però, ho pronti altri due progetti completamente differenti che vanno più sul genere thriller e giallo moderno. Insomma, ho sicuramente bisogno di tempo.

 

9. Oltre a quelle già elencate, hai altre passioni al di fuori del mondo editoriale?

Mi piace molto il mare e amo viaggiare, sono una brava nuotatrice, anche invernale sino a qualche anno fa, grazie alle mute, ma ora la cervicale non lo permette e mi accontento dei bagni estivi. Amo molto anche i lavori manuali, come qualche piccolo lavoro in legno, e mi districo bene nel giardinaggio. Mi piace tenermi impegnata.

 

E anche questa intervista giunge al termine. Grazie Paola per aver partecipato al Salotto degli Scrittori.

Letto 80 volte Ultima modifica il Giovedì, 13 Luglio 2023 19:11

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